Il Consiglio dei Ministri il 14 dicembre scorso ha deciso di prorogare lo stato di emergenza al 31 marzo 2022, ne consegue anche la possibilità di lavorare in “smart working” (“lavoro agile”), per i cosiddetti “lavoratori fragili”, lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ivi inclusi i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, anche i congedi parentali sono coinvolti nella proroga dello stato di emergenza e l’opzione viene così concessa.
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