Halloween ogni anno si celebra il 31 ottobre, una festa che deve essere inclusiva e aperta a tutti anche ai bambini con autismo non verbale. Perciò se un bambino bussa alla porta e tiene in mano la sua zucca blu, questo potrà voler dire che quel bimbo potrà non parlare e dire la fatidica frase ‘dolcetto o scherzetto’ ma stringendo la zucca blu lo comunicherà lo stesso ma semplicemente in un’altra modalità.
Halloween è una festa piacevole per molte famiglie. È una festa che implica momenti di divertimento, uscite con la famiglia e gli amici, festeggiamenti, dolcetti e visite a luoghi della comunità, oltre a molte altre attività emozionanti.
Se si considerano questi aspetti, nonché l’aspettativa di socializzare, di cambiare la normale routine quotidiana e la possibilità di non gestire i propri bisogni primari, come dormire bene e nutrirsi bene, la festa di Halloween può essere un po’ stressante e opprimente per i bambini nello spettro autistico o nel caso di disturbo dell’attenzione ADHD.
Altri fattori che possono rendere Halloween sgradevole per i bambini con autismo sono i rumori forti, le nuove visite, l’eccessiva stimolazione sensoriale, i costumi graffianti, le persone sconosciute, la mancata comprensione della natura di ciò che accade quando le persone si travestono e l’essere fuori di notte.
Halloween e autismo: la storia dietro la zucca blu: “I genitori di un bambino con autismo sanno quanto sia importante comprendere il mondo attraverso i loro occhi. Spesso questi piccoli non sono in grado di comunicare verbalmente, ma ciò non significa che non abbiano il desiderio di partecipare alle festività.
Potrebbe capitare che un bambino bussi alla porta tenendo in mano la sua zucca blu. Potrebbe non pronunciare la classica frase del dolcetto o scherzetto, e forse non parlerà affatto. Non va giudicato maleducato o strano. Questi bambini meritano di godersi Halloween proprio come tutti gli altri.
Quando vedi quella zucca blu tra le sue mani, sappi che è un piccolo gesto che comunica molto di più di quanto si possa immaginare. È un modo per partecipare a questa festa, di sentirsi inclusi e di condividere la gioia.
Siate pazienti, comprensivi e accoglienti. Aprite il vostro cuore e condividete il divertimento: ogni bambino, indipendentemente dalla sua capacità di comunicazione, merita di sentirsi amato e accolto“, citazione di Elia Caneppele, fondatore Autismo.it.
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