Ecco le linee guida per comunicare la demenza in modo etico e inclusivo

Ecco le linee guida per comunicare la demenza in modo etico e inclusivo

La Federazione Alzheimer Italia, presenta anche nel nostro Paese, ha pubblicato un  documento redatto da Alzheimer Europe in collaborazione con il Gruppo di lavoro europeo delle persone con demenza: indicazioni rivolte a media, ricercatori, giornalisti, politici e comunicatori per rappresentare la demenza e aiutare a relazionarsi in modo corretto con questa condizione.

Le “Linee guida per comunicare e rappresentare in modo etico e inclusivo la demenza e le persone con demenza”, 14 indicazioni rivolte ai media, ai ricercatori, ai giornalisti, ai politici e a chiunque si trovi a comunicare al grande pubblico i temi legati alla demenza. L’obiettivo è aumentare la consapevolezza sulla necessità di rappresentare e raccontare questa condizione attraverso un linguaggio, delle immagini e dei messaggi che siano rispettosi, inclusivi e non feriscano chi si trova a conviverci.

Le linee guida sottolineano in primo luogo l’importanza di usare termini rispettosi e inclusivi e non offensivi o stigmatizzanti, anche se vanno oltre la scelta delle singole parole: non contengono infatti una lista di “dire o non dire” perché le preferenze e le obiezioni a certe parole variano notevolmente non solo tra i diversi Paesi, ma anche all’interno di diverse comunità e gruppi sociali.

È importante ritrarre persone con demenza provenienti da un ampio spettro di sottogruppi all’interno della società, inclusi quelli a rischio di emarginazione: la demenza, infatti, può colpire tutti, indipendentemente dalla ricchezza, dalla posizione sociale, dal luogo di nascita e dall’etnia, dai percorsi e scelte di vita, dall’identità e l’orientamento sessuale.

Non tutti hanno incontrato da vicino la demenza, ma tutti si sono imbattuti in idee, immagini, stereotipi e credenze – per esempio il fatto che la demenza colpisca solo persone anziane – che si possono riflettere sulle proprie convinzioni.

Scrive Stephen John McCleery, candidato dalla Federazione Alzheimer Italia: “È importante considerare se e come si stiano involontariamente diffondendo messaggi sbagliati ed essere quindi pronti a mettere in discussione non solo rappresentazioni inaccurate, irrispettose e fuorvianti comunicate dagli altri, ma anche le proprie convinzioni sulla demenza”.

Servizio Pronto Alzheimer di Federazione Alzheimer Italia, risponde allo 02 809767.

 

 

Photo: Amioagio.it

 

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Fonte: Sociale.it