Stadio a Pietralata, Il Consiglio di Stato respinge il ricorso dei cittadini

Stadio a Pietralata, Il Consiglio di Stato respinge il ricorso dei cittadini

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Palazzo Spada rimanda la decisione sulla “Complessità della questionemeritevole di approfondimento“. Non è però accolta la richiesta di sospendere, in via cautelare, lo sgombero dai terreni interessati dal progetto dell’As Roma.

Sullo stadio di Pietralata imperversa una complessa battaglia legaleChi vive o lavora nei terreni interessati dal progettonon è disposto a fare alcune concessione alle intenzioni della famiglia Friedkin. Qualche procedimento però comincia ad arrivare ad una sua definizione.

L’ultima novità, sul piano del contenzioso, arriva da Palazzo Spada. La sezione settima del Consiglio di Stato, in camera collegiale, non ha infatti accolto un ricorso avanzato da due residenti. Si trattava della richiesta di procedere ad una sospensione cautelare del provvedimento di sgombero che, durante l’estate, è stato eseguito nei confronti delle loro proprietà in Via degli AromiI due cittadini  si erano già rivolti al TAR, senza successo, per chiedere di sospendere lo sgombero eseguito, ai loro danni, da Roma Capitale. Uno sgombero imputato dalla necessità di procedere all’esecuzione di alcune “Indagini geognostiche ed archeologiche”.

Uno dei residenti che si creano appellati al Consiglio di Stato, aveva già presentato un ricorso al Tribunale civile. Ricorso che, lo scorso 17 luglioera stato accolto e per effetto del quale il giudice aveva ordinato, a Roma Capitale, “Di astenersi dal far accedere alcuno negli immobili” di via degli Aromi per i quali la residente aveva presentato ricorso. Successivamente però, il 7 agosto, la polizia locale è intervenuta per riprendere possesso di quella ed altre aree.

Nel frattempo, il 5 agosto, era arrivata un’altra decisione del Consiglio di Stato, a livello monocratico, che non accoglieva una richiesta di sospensiva. Richiesta che poi è stata respinta anche, il 3 settembre, in camera collegiale. Con una sottolineatura: i Giudici di Palazzo Spada hanno riconosciuto la “Complessità delle questione meritevole di un adeguato approfondimento in sede di merito in primo grado“. Una complessità che è evidente dalla quantità dei ricorsi presentati (ce n’è uno anche promosso da un autoricambi che resta in sospeso).

La palla è quindi stata rimandata nella sfera di competenza del tribunale civile che dovrà, in primo grado approfondire la vicenda e prendere una decisione. Fino ad allora però le famiglie che hanno dovuto lasciare Via degli Aromi non possono fare ritorno a quelle che, fino al 5 agosto, erano le loro case. La sentenza di primo grado, ad ogni modo, è prevista a giorni.

Fonte: Romatoday.it

Photo: Romatoday.it

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