Un’isola ambientale a Fonte Meravigliosa. Sono stati avviati i lavori, che dureranno circa sei mesi, per la realizzazione del progetto, che arriva dal bilancio partecipativo del 2019, all’interno del quartiere, nella zona delimitata da viale Stefano Gradi, via Roberto Ferruzzi e via Tommaso Arcidiacono. A fine 2022 il dipartimento mobilità sostenibile e trasporti di Roma Capitale ha impegnato i soldi per realizzare l’opera. E ora il cantiere è ufficialmente partito.
Lo scopo dell’isola ambientale è mettere al centro i pedoni e i ciclisti e far rallentare chi guida l’auto, grazie a zone 30, divieti di sosta, sensi unici, più mezzi pubblici e più illuminazione. L’intervento a Fonte Meravigliosa, realizzato da Roma Servizi per la Mobilità, prevede percorsi e spazi pedonali in sicurezza e continui per muoversi all’interno dell’isola ambientale, oltre alla creazione di una rete ciclabile locale che consenta di effettuare spostamenti brevi. Saranno inoltre istituiti sensi unici contrapposti e realizzate infrastrutture per migliorare la sicurezza stradale e favorire la mobilità dolce, come percorsi pedonali e ciclabili. Tra gli interventi è prevista la realizzazione di un collegamento ciclabile per l’itinerario già previsto lungo via di Vigna Murata, verso il nodo di scambio di Laurentina. Che verrà connesso con il nuovo anello ciclabile su via Tommaso Arcidiacono, via Roberto Ferruzzi e viale Stefano Gradi. Sarà, inoltre, istituito il limite di velocità a 30 km/h su viale Stefano Gradi. E, per ridurre la velocità anche nelle ore notturne, sarà realizzato un sistema di ricircolo a maglie e uno di sensi unici.
“Con l’avvio dei lavori per la realizzazione dell’isola ambientale di Fonte Meravigliosa – ha commentato l’Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè – prosegue il nostro impegno per rendere le strade della Capitale più sicure e per restituire lo spazio fisico alle persone, togliendolo alle automobili. Roma ha una media di incidenti stradali quasi pari alle altre città in termini di percentuali, ma ha un dato negativo sull’eccessiva mortalità di pedoni e ciclisti. Le isole ambientali e zone 30 aiuteranno a migliorare la sicurezza delle utenze cosiddette deboli e non solo: grazie a questi interventi, infatti, riusciremo a recuperare la vivibilità degli spazi urbani, a promuovere la mobilità dolce e attiva, migliorando la salute dei cittadini, e a ridurre l’inquinamento ambientale in tutte le sue forme“.
Fonte: Romatoday.it
Photo: Abitarearoma.it