Aborto: Il Senato francese approva la modifica costituzionale

Aborto: Il Senato francese approva la modifica costituzionale

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Con 267 voti a favore, il Senato francese ha dato il via libera alla proposta per inserire il diritto all’aborto nella CostituzioneIl voto finale è previsto per la prossima settimana.

Voto storico a ParigiIl Senato francese ha dato il via libera alla proposta di legge per inserire il diritto all’aborto nella Costituzione. Lo scorso gennaio l’Assemblea nazionale aveva già approvato a maggioranza la proposta. La prossima settimana la misura sarà sottoposta a una sessione congiunta del Parlamento per l’approvazione finale, che richiede una maggioranza di tre quinti.

Dopo il voto, Macron ha dichiarato che il suo governo si impegna a “rendere irreversibile il diritto delle donne ad abortire, iscrivendolo nella Costituzione“, facendo sapere che la sessione congiunta sarà convocata per il prossimo lunedì.

Il governo di Macron vuole che l’articolo 34 della Costituzione sia modificato per specificare che “la legge determina le condizioni in cui si esercita la libertà della donna, che le è garantita, di fare ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza“.

Il Senato ha approvato la legge con 267 voti a favore e 50 contrari. “Questo voto è storico“, ha dichiarato il Ministro della Giustizia Eric Dupond-Moretti. “Il Senato ha scritto una nuova pagina dei diritti delle donne“.

Nessuno dei principali partiti politici francesi rappresentati in Parlamento ha messo in discussione il diritto all’aborto. Poiché entrambe le Camere del Parlamento hanno già adottato il disegno di legge, si prevede che la sessione congiunta di lunedì al Palazzo di Versailles sarà in gran parte una formalità.

In Italia il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza è garantito dalla Legge 194 del 1978, purché avvenga entro i novanta giorni di gestazione, oltre questo periodo  è ammesso solo nei casi in cui la gravidanza costituisce un grave pericolo per la vita della donna o per la sua salute fisica o psichica.

Secondo il rapporto sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi di Dunja MijatovicCommissario del Consiglio d’Europa, l’Italia però è  tra i Paesi con leggi che criminalizzano le donne che si sottopongono all’interruzione della gravidanza al di fuori delle regole poste dal legislatore, che impongono periodi di riflessione e in cui l’obiezione di coscienza può rischiare di mettere in pericolo la salute e la vita delle donne. È inoltre uno dei Paesi in cui negli ultimi anni è stato tentato di limitare l’accesso all’aborto.

In Polonia, un controverso inasprimento della già restrittiva legge sull’aborto ha scatenato proteste nel Paese lo scorso anno. Nel 2020 il Tribunale costituzionale polacco ha stabilito che le donne non potranno interrompere la gravidanza in caso di gravi anomalie fetali.

Photo: It.euronews.com

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Fonte: Sociale.it