L‘anno scolastico in corso parte con 40mila nuovi insegnanti di ruolo ma con un numero di posti lasciati alle supplenze che cresce ancora.
Quello che si registra ogni anno è un abbassamento della possibilità complessiva di entrare in ruolo per i docenti.
Negli ultimi tre anni (tempo che l’Unione europea considera come target massimo per la conversione di contratti precari reiterati in contratti strutturati) il numero delle immissioni in ruolo autorizzate dal Mef che ne dà copertura finanziaria, quelle concretamente richieste dall’Istruzione, e quelle effettuate è in costante diminuzione.
“A dicembre – dice Giuseppe D’Aprile, del sindacato Uil Scuola – avremo oltre 100 mila insegnanti supplenti su sostegno. La stima di 200 mila precari che avevamo fatto è dunque corretta e pone un problema urgente: va aperto il numero dei corsi universitari abilitanti sul sostegno, va autorizzato il contingente delle immissioni in ruolo pari al fabbisogno e superata definitivamente la prassi di utilizzare a tempo questi insegnanti“.
Ribadisce D’Aprile – “Formazione, professionalità, continuità didattica sono parte di quella qualità che vorremmo dare alla scuola. Partendo proprio da chi la scuola la fa, ogni giorno”.
Quello che si registra ogni anno – denuncia la Uil Scuola Rua – è un abbassamento della possibilità complessiva di entrare in ruolo per i docenti. Negli ultimi tre anni – tempo che l’Unione europea considera come target massimo per la conversione di contratti precari reiterati in contratti strutturati – il numero delle immissioni in ruolo autorizzate dal Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) che ne dà copertura finanziaria, quelle concretamente richieste dall’Istruzione e quelle effettuate è in costante diminuzione. A ogni passaggio si perdono posti.
Anno Scolastico 2023/24 posti vacanti e disponibili: 81.023 posti autorizzati: 50.807 (62,70%) posti assegnati (contratti a tempo indeterminato + tempo determinato finalizzato al ruolo): 40.462 posti rimasti vacanti dopo le assunzioni: 40.561.
Photo: Disabili.com