“Affanno”, è l’ultimo lavoro dello scrittore milanese Umberto Lucarelli, l’autore, non potendolo pubblicare nella sua casa editrice storica, dato che voleva essere libero, perchè Lucarelli è un convinto sostenitore e è contro l’obbligo e la discriminazione, lo ha pubblicato su Amazon (https://www.amazon.it/Affanno-Umberto-Lucarelli/dp/B0BV47156H) , è dunque uscito l’8 febbraio dell’anno in corso, mi accingerei, avendolo letto, a fare dei commenti sul libro.
“Affanno” è un libro scritto dopo che l’autore è stato dimesso da un ospedale svizzero, verso Natale 2022, per una grave polmonite, che nel caso specifico era contratto il virus pandemico del coronavirus, (Covid – 19).
Il libro narra elegantemente della sua lotta con la polmonite, che lo ha costretto a stare in apnea con la maschera e il boccaglio, con la cortesia degli infermieri, che lo stavano curando nel migliore delle maniere, del suo compagno di stanza, serbo, che parlava continuamente, fino che lui si addormentasse, esausto, e il lento recupero, e finalmente la sua dimissione dell’ospedale svizzero, avvenuta, come detto, verso il Natale dell’anno scorso.
E’ un libro di speranza anche, un po’ malinconico, Umberto aveva da poco perso il lavoro, che è ben documentato nel libro “L’invettiva” (http://www.bietti.it/negozio/linvettiva/), ma tornando ad Affanno, nello stile che lo caratterizzato da sempre, un flusso di coscienza, con quasi nessun punto, con virgole che la fanno da padrone, una lettura molto fluida, essenziale quasi, molto bello, a mio parere.
E’ stata una brutta polmonite, ma, che si è risolta, fortunatamente, con uno strascico di quasi tre mesi, pian piano, molto bene.
Concludo con il dire che ci auguriamo che Umberto Lucarelli continui con il suo lavoro da scrittore, ma a breve, ci sarà di nuovo un suo bel libro.
Photo: con il permesso dell’autore