L’atroce omicidio di Barbara Capovani ha determinato una grande ondata di commozione e indignazione nel mondo della salute mentale e anche nell’opinione pubblica, ma nessuna risposta concreta da parte dei decisori politici sulle richieste indispensabili alla sopravvivenza dei Dipartimenti di Salute mentale.
Una risposta viene dal Coordinamento nazionale dei Direttori dei Dipartimenti di Salute Mentale italiani e da Motore Sanità con un evento dal titolo: “Le Istituzioni incontrano la salute mentale”, in programma domani a Roma presso l’Hotel Nazionale (Sala Capranichetta, Piazza di Monte Citorio, 125, Roma, dalle ore 10.30 alle 17.00, l’evento è in presenza, ma è anche prevista la diretta Zoom online (a questo link ci si può registrare).
Carlo Fraticelli, già direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze di Como, insieme ai professionisti della salute mentale, stanno esprimendo preoccupazioni e sconcerto per le condizioni di lavoro e la carenza di risorse umane e strutturali: “La legge di riforma Orsini-Basaglia del 1978 è patrimonio tecnico-culturale ormai acquisito e irrinunciabile”, evidenzia. “È necessario oggi che il mondo della politica dia sostegno, forza e possibilità di lavorare in appropriatezza, sulla base delle proposte che i professionisti della salute mentale portano all’attenzione in maniera chiara e condivisa. Tre le grandi aree di intervento necessarie: modelli organizzativi, risorse adeguate ai bisogni, la gestione dei soggetti di reato”.
“Serve garantire che i dipartimenti di salute mentale abbiano le risorse, ma anche le caratteristiche necessarie per affrontare nuove sfide dell’epidemiologia psichiatrica”, ha detto Michele Sanza, Direttore del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche di Forlì-Cesena, Azienda Usl della Romagna. “In particolare – continua Sanza – occorre una forte integrazione con l’area di dipendenze e la continuità con la neuropsichiatria infantile. I nuovi bisogni sono caratterizzati da frequentissime comorbilità tra disturbi psichici e uso di sostanze e quadri clinici ove prevalgono la disregolazione emotiva e l’impulsività. I Dipartimenti di Salute Mentale hanno bisogno di integrare le diverse aree che operano per la salute mentale, sviluppare strategie di prevenzione in collaborazione con le Scuole e intercettare precocemente i disturbi prima che si aggravino”.
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