Per “adaptive clothing” si intende la creazione di collezioni di vestiario che siano fruibili, comode e accessibili a tutte le persone. La “flessibilità” del nome, infatti, consiste in una serie di piccoli e grandi accorgimenti che siano in grado di facilitare l’utilizzo degli abiti stessi e valorizzino il corpo di chi li indossa, aumentandone l’agio e il comfort. La “moda adattativa” risponde alle esigenze di tutti gli individui, dalle persone con disabilità a quelle affette da malattie che rendono più complessi i movimenti, dagli anziani agli infermi – ossia coloro che sono spesso “dimenticati” dalla moda mainstream.

I vantaggi di una moda maggiormente flessibile e adattativa sono molteplici. Il primo, senza dubbio, è l’autonomia. Rendere indipendenti le persone con disabilità o malattie debilitanti nel vestire se stesse permette, infatti, di sviluppare un senso di soddisfazione personale non indifferente, spogliando dalle difficoltà un gesto che dovrebbe rivelare gentilezza e cura nei propri confronti, in qualsiasi condizione.

Zalando è il sito di moda più visitato al mondo e ha presentato al pubblico la sua nuova collezione interamente dedicata all’adaptive clothing, ossia una “moda adattativa” che incontra le esigenze di tutti, comprese le persone con disabilità e/o con malattie.

Una moda “morbida” e attenta ai bisogni di chi ne fruisce conduce a corroborare la nostra identità e il nostro benessere psicofisico, contribuendo alla nostra indipendenza, al nostro empowerment e al nostro agio, con noi stessi e le persone che ci circondano.

Secondo GreenMe – il magazine di benessere, alimentazione e salute naturale, green living, turismo sostenibile: “Guardarsi allo specchio e piacersi, avere comodità in gesti che prima sembravano impossibili, vestirsi da soli, dà una certa carica con cui le persone con disabilità escono da una sensazione di torpore che spesso le avvolge, sentendosi anche più capaci di affrontare il giorno che è davanti”.

Photo: Haircare.it