Quest’estate, a luglio e a settembre, si terranno due master due fine settimana intensivi su dissociazione psichica e terapie, il primo anno si concluderà a settembre e il secondo anno si aprirà a luglio, i due daranno 50 crediti che garantiranno la copertura di quelli richiesti dai regolamenti degli ordini professionali, entrambi accreditati Ecm (Educazione Continua in Medicina). Nell’uso popolare la dissociazione psichica si confonde spesso con la schizofrenia, ma quest’ultima è invece una diagnosi che richiede criteri che spesso non si ritrovano. La pandemia nel rapporto con gli adolescenti ha generato “Da un lato una spinta verso la direzione psicologica del ‘puer’, cioè della ribellione, per cui le persone infrangono le regole con assembramenti e feste illegali, l’uso improprio o il rifiuto di mascherine e igienizzanti insieme al consumo spinto di alcolici, anche in una modalità esagerata superiore rispetto alle abitudini pre-Covid, dall’altro, persone dominate dal complesso del ‘senex’, che si fanno iper prudenti, si isolano tra le loro quattro mura, che non escono nemmeno per una passeggiata. Sono estremi psicologici e di stili di comportamento presenti in ogni epoca ed è difficile, al momento, prevedere in quanto tempo potranno essere assorbite in un funzionamento rinormalizzato, o quanto diventeranno eventi che segneranno la vita e lo psichismo delle persone, dice Carlo Melodia, psichiatra, psicoanalista e presidente dell’Associazione Viaggi Junghiani Analitici (Vja) di Padova, che ha promosso insieme all’Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma il corso biennale.
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