Ieri, domenica 29 novembre 2020, a Ginevra, la capitale della Svizzera del Cantone francese ha legittimato i diritti politici, come anche il diritto di voto, alle persone con disabilità intellettive, modificando la Costituzione svizzera rispettivamente al Cantone in lingua francese, infatti l’Art. 2 della stessa, privava di tali diritti chi avesse una durevole incapacità di discernimento, sottoposto a curatela generale. E’ lecito sperare che anche gli altri Cantoni seguano l’esempio di Ginevra, conformandosi, come ha fatto il Cantone francese, alla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità (CDPD). Le persone con disabilità intellettive sono 1.200, meno dello 0,5% degli elettori, si stima che, in Svizzera, sono più di 15.000 le persone private dei diritti politici; vale la pena ricordare che in alcuni Paesi europei vige un regime di libertà, e il voto è accordato anche ai disabili intellettivi in Francia, Austria, Italia, Gran Bretagna e Spagna.
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Photo Credit: Daniel Rivas Pacheco (Commons.wikimedia)