Papa Francesco, all’udienza odierna, ha tenuto un discorso relativo alla pandemia attuale e le sue conseguenze: “Da una crisi non si può uscire uguali. O usciamo migliori, o usciamo peggiori. La pandemia ha aggravato le disuguaglianze sociali, l’economia è malata, pochi ricchissimi “un gruppetto”, possiedono più di tutto il resto dell’umanità, frutto di modello di crescita economica, con conseguenze “gravi e irreversibili” come perdita della biodiversità, cambiamenti climatici, distruzione delle foreste tropicali, Dio non ci ha dato carta bianca per fare della Terra ciò che si vuole, perché esiste una “relazione di reciprocità responsabile” fra noi e la Natura; la proprietà e denaro sono “strumenti” che possono essere trasformati facilmente in “fini, individuali o collettivi”, l’homo sapiens si deforma e diventa una specie di homo oeconomicus, individualista, calcolatore e dominatore. Ci dimentichiamo che, essendo creati a immagine e somiglianza di Dio, siamo esseri sociali, creativi e solidali, con un’immensa capacità di amare”.
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