Uno studio condotto all’IRCCS materno infantile “Burlo Garofolo” di Trieste, pubblicato sulla prestigiosa rivista pediatrica europea “Archives of Disease in Childhood”, dimostra che anche un semplice prelievo del sangue può rappresentare un’esperienza particolarmente dolorosa e ansiogena per i bambini con disabilità cognitive, questo a causa del mal funzionamento dell’area corticale che regola i comportamenti cognitivi complessi; questi bambini soffrono di encefalopatie epilettiche, malattie genetiche rare o paralisi cerebrale infantile che portano a difficoltà o impossibilità di espressione verbale, elaborazione cognitiva, apprendimento, in genere provano più dolore dei loro coetanei sani, e non riescono a verbalizzare ansia, paura e sofferenza.
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Photo: Publicdomainfiles